Nel XV secolo, dopo un lungo periodo di conflitti con le città di Verona e Padova che portarono a conseguenti devastazioni, Vicenza fu presa sotto l’ala protettrice della Serenissima ed ebbe modo di risollevarsi. Fu in questo periodo che le famiglie più abbienti rinnovarono le proprie residenze sul modello dei palazzi veneziani, e Palazzo Garzadori-Caola-Fattore in Contrà Lioy, nel cuore del centro storico della città, ne è un tipico esempio.
La sua facciata totalmente affrescata, con gli archi a sesto acuto trilobato, i pennacchi ed i rosoni in pietra con spilloni, i capitelli corinzi e le cornici lapidee lavorate, è infatti una notevole espressione di gotico fiorito. Come era consuetudine per i palazzi vicentini dell’epoca, l’edificio si sviluppa su tre piani, con i servizi distribuiti a livello terreno, il magazzino-granaio a livello del sottotetto ed il piano nobile al livello intermedio.
La composizione del prospetto principale rispecchia la destinazione dei piani sopra descritta: al piano primo troviamo una trifora immediatamente affiancata da una monofora con piccolo balcone, al piano terra un portone dal tipico stile padano, con capitelli dorici a differenza dei corinzi presenti ai piani superiori ed al piano sottotetto finestre in numero minore e di dimensioni più ridotte. La parte destra della facciata risulta assai rimaneggiata a seguito di alcuni interventi che nel XIX secolo hanno portato prima all’ampliamento delle finestre dei primi due piani e successivamente alla trasformazione in porte di quelle al piano terra. Lo stato degli affreschi risulta oggi purtroppo notevolmente compromesso, sebbene fino alla metà dello scorso secolo fossero ancora intuibili alcune porzioni risalenti al ciclo originario.
L’intervento eseguito dalla Padovan Serramenti Vicenza, che consiste nell’importante sostituzione dei serramenti sulla facciata principale del piano nobile prospiciente su Contrada Paolo Lioy, è reso opportuno dalla necessità di migliorare l’isolamento termico dell’unità immobiliare data l’ampia superficie di facciata che essi coprono. Le attuali finestre e porte finestre, composte da profili in legno e vetro singolo risalenti presumibilmente agli anni ’60 del secolo scorso, sono state sostituite con serramenti in legno massello e vetrocamera con rivestimento basso emissivo molto più performanti sotto il profilo dell’isolamento termico. Gli infissi delle nuove invetriate, rigorosamente in legno, hanno profilo semplice e la composizione del reticolo è sobria come quella attuale che si presume rispecchi quella originaria, con allineamenti rispettosi della posizione di colonne, balaustra e capitelli.
Si evidenzia che è stato posato un profilo fisso appoggiato all’alzata di dislivello tra la sala ed il balconcino e tra sala e balaustre incorniciate dalla trifora, al fine di scongiurare infiltrazioni e ristagni d’acqua in corrispondenza della base delle porte-finestre.
Tutti gli elementi verticali degli infissi sono stati collocati in posizione perfettamente centrale rispetto al corrispondente foro, nel rispetto della simmetria sia interna che esterna di ogni singola apertura. I montanti verticali, per lo stesso motivo, sono in asse con le colonne della trifora o incastonati nell’imbotte esistente, così come nella situazione originale. Le divisioni orizzontali sono allineate con la base superiore dei capitelli della trifora e con quella superiore della balaustra e tali allineamenti sono riportati nella portafinestra del balconcino come nelle due finestre a fianco. Tutti gli infissi sono verniciati sia all’interno che all’esterno in marrone dalla tonalità medio scura ed ogni invetriata è stata contornata da una cornice con profilo lavorato, a riflesso interno della ricchezza decorativa della facciata esterna nonché in armonia con il peso delle decorazioni e degli arredi presenti nelle sale.